Mangiare gli insetti - l'attacco finale alla civiltà

Non è la prima volta che affrontiamo i temi come il transumanesimo e la deriva programmata della società. Oggi vi propongo una riflessione a braccio, poco accademica ma di cuore, su ciò che vivremo fra poco. 

 E' chiaro, le élite mondialiste stanno cercando di riprogrammare la vita umana: transumanesimo e nuovo ordine cosmico sono solo alcune delle facce di questo prisma diabolico che, da almeno duecento anni, riflette la sua luce oscura sul mondo. 

Perché oggi promuovono di mangiare gli insetti? perché promuovere una cosa così disgustosa che solo al pensiero ti viene da vomitare? Perché nella trasformazione finale della società, le persone comuni devono in tutto e per tutto essere simili a insetti. Devono solo lavorare, mangiare (per sopravvivere), riprodursi a comando, e morire. Attaccare la civiltà culinaria significa colpire il cuore dell'Uomo, perché l'essere umano vive e consuma la sua socialità con il cibo. Il cibo è comunione, affetto, preparazione, amore, tempo. La civiltà cristiana, alla fine, si basa sull'Eucarestia, la commemorazione del pasto finale del Redentore. E' qualcosa su cui dovremmo riflettere seriamente mentre guardiamo la tv e questi burocrati in cravatta che pontificano sulla necessità di "ridurre l'impatto ambientale". Perché, a detta loro, un pollo o una mucca sono responsabili dei malesseri della Natura. In realtà, è la civiltà del peccato e della morte a distruggere la Natura, non certo il consumo (moderato, visti i prezzi...) che abbiamo della carne. 

E' totalmente illogico e irrazionale credere che, con la moderna tecnologia, la produzione agricola e gli allevamenti siano in crisi o non riescano a produrre a sufficienza. La realtà, banale ed evidente, è che si vuole provocare una crisi a livello sociale, per far collassare quel poco che rimane della civiltà - già in declino. Se vent'anni fa promuovevano il veganesimo contro la carne, oggi non basta più. Per la legge della programmazione sociale, sono paradossalmente passati alla carne... non è più cool mangiare le verdure, ma gli insetti. Nelle scuole dei paesi già spiritualmente morti, come il Regno Unito, la Francia e i paesi scandinavi, si promuove nelle scuole la dieta entomofagista (un termine scientifico, come va di moda adesso, per indicare i mangiatori di insetti). 

E' vero, ci sono delle società - di solito in Asia o Africa - nelle quali nella dieta sono previste locuste o bestie simili. In primo luogo, forse mi considererete poco "politically correct", ma nutro seri dubbi che le civiltà non illuminate dalla luce di Cristo possano esserci di modello. In secondo luogo, sicuramente mangiano le locuste per fame, non certo perché sono buone... di san Giovanni Battista ce ne è solo uno, e non credo che avremo la forza di imitarlo. 

Dunque, è palese che la pressione contro la forma più semplice e genuina di condivisione e di amore, ovvero consumare un pasto preparato con ingredienti decenti, sia un altro attacco alla civiltà da parte dei "transumanisti" o dei "futuristi". Non so quanto riusciranno stavolta a entrare nella vita delle persone e a convincerci (o obbligarci) a mangiare le locuste, ma se sono riusciti a chiudere il mondo in casa per due anni e a mettere un bavaglino sulla bocca, forse possono fare anche questo. Del resto, gli insetti sono economici... ed è tempo di fare economia, fra il gas che ci manca e i prezzi che salgono, giusto? 

In una triste parabola discendente verso l'abisso, l'umanità è stata attaccata nei suoi pilastri naturali: prima la religione, poi la patria, poi la famiglia, poi l'individuo, in un processo costante di smantellamento della realtà umana per un "nuovo ordine" cosmico. Chi guida il mondo vuole denaturalizzare l'umanità. Non è la prima volta che i potenti della terra provano a sradicare l'umanità dalla sua collocazione naturale (affronterò l'evoluzione della contro-civiltà in un prossimo articolo) ma questa volta hanno armi di gran lunga più potenti che picche, spade e fucili. 

Mi viene sempre in mente un paragrafo della Sacra Scrittura: 

« ...lento all'ira e grande in bontà, [Dio] perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione.»   ( Nm 14,18). 

E queste parole, che sembrano proprio parlare dal nostro intimo, in questa vita desolata e triste:

 È in lutto, languisce la terra; è squallido, languisce il mondo, il cielo con la terra perisce. La terra è stata profanata dai suoi abitanti, perché hanno trasgredito le leggi, hanno disobbedito al decreto, hanno infranto l'alleanza eterna. Per questo la maledizione divora la terra, i suoi abitanti ne scontano la pena;  per questo sono bruciati gli abitanti della terra e sono rimasti solo pochi uomini. Lugubre è il mosto, la vigna languisce, gemono tutti.  È cessata la gioia dei timpani, è finito il chiasso dei gaudenti, è cessata la gioia della cetra. Non si beve più il vino tra i canti, la bevanda inebriante è amara per chi la beve. (Isaia 24:4-9 )

C'è solo un modo per tornare a gioire della vita vera, a sentirsi realizzati e pieni: vivere in accordo ai comandamenti divini, in una società ispirata dalla divina Legge. E di domenica, dopo la liturgia, una bella grigliata.

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